In quanto ad Agenzia Immobiliare con sede nel cuore delle colline fiorentine da più di venticinque anni, nell’ultimo periodo abbiamo notato come la richiesta di immobili in campagna sia aumentata a dismisura.
Senza dubbio la pandemia che ha travolto l’intera popolazione ha portato ad uno stravolgimento nel modo di concepire la propria casa, il proprio spazio vitale, che ha notevolmente cambiato di significato: se prima, per molte persone, era solamente concepito come un dormitorio, od un logo di passaggio, questo è poi diventato rifugio, luogo sicuro, posto di lavoro, punto fisso nel quale abbiamo vissuto notte e giorno. Per coloro che non consideravano la casa come comodità quotidiana, vivere in città, senza giardino, magari in spazi troppo piccoli è diventato un problema, tanto che la richiesta principale con gli anni si è modificata, da piccole case in città, comode per spostarsi e vicine al luogo di lavoro, è diventata case di più ampie metrature, possibilmente con giardino, in campagna.
In effetti, nei piccoli borghi la stessa qualità di vita migliora sotto molti punti di vista: se si fa sport, non lo si fa in città, non si respira la stessa quantità di smog, non si è perennemente circondati da rumori e persone sconosciute: la tranquillità, la luce, il sentirsi bene e l’essere perennemente circondati dal verde e dai profumi della campagna diventano priorità. Così come lo diventa il caffè in compagnia, lo scambio di sorrisi se si trovano i compaesani a fare la spesa, gli aperitivi con vista.
L’insieme di tutto questo viene definito dagli stranieri “la dolce vita”, intesa come il godersi la propria vita in tranquillità, ai ritmi che sono più consoni ad ognuno di noi, nel senso più veritiero del termine Slow Life, dove si vive e si lavora come ovunque, ma senza quella frenesia che caratterizza le grandi metropoli.
E tutto ciò non implica il dover necessariamente fare a meno delle comodità quotidiane, si trova tutto, magari in minor quantità, ma l’essenziale non manca mai.